I vantaggi

Più sicurezza stradale

È l’obiettivo principale della Città 30: salvaguardare la vita delle persone e azzerare le morti in strada nelle aree urbane.

Perché abbassare la velocità a 30 km/h in città?
Ad oggi si è dimostrata la strategia migliore per ridurre gli incidenti stradali e la loro gravità, e rendere più sicure le vie della città, per tutte le persone, in qualsiasi modo si muovano.

Non ce lo dicono più solo innumerevoli studi scientifici teorici, ma anche i risultati reali registrati nelle molte città che hanno scelto i 30 km/h. Un'analisi del Politecnico di Atene - pubblicata a maggio 2024 - su quaranta città europee diventate città 30, infatti, ci dice che gli incidenti sono calati in media del 23%, le persone decedute del 37% e quelle ferite del 38%.

Facendo un esempio anche più concreto, l'introduzione dei limite di 20 mph nel caso di Londra ha ottenuto -25% collisioni totali, -25% morti e feriti gravi, -36% collisioni con utenti vulnerabili, -63% pedoni investiti.

A 30 chilometri orari, nel giro di qualche tempo gli incidenti, in particolare quelli più gravi, diminuiscono di norma circa di un quarto e gli incidenti mortali quasi della metà.

Ma andiamo con ordine.

La velocità è la prima causa di incidenti mortali in città.

Il 72% dei morti sulle strade delle città italiane è dovuto a sole tre cause, guardando ai comportamenti pericolosi dei conducenti:

La velocità conta sempre: o come causa diretta, o come fattore che comunque aggrava le conseguenze delle altre violazioni (cambiano infatti molto, a seconda della velocità a cui avviene, gli effetti di un impatto tra veicoli o dell’investimento di una persona).

Fonti: Elaborazione Fondazione IU su dati rapporto "Incidenti stradali. Anno 2023" di ISTAT-ACI, Roma luglio 2024.

La stragrande maggioranza degli incidenti avviene in città.

* Fonte: Elaborazione Fondazione IU su dati rapporto "Incidenti stradali. Anno 2023" di ISTAT-ACI, Roma luglio 2024

** Fonte: European Road Safety Observatory Facts and Figures – Urban areas – 2022]

La maggior parte delle vittime in città sono pedoni, ciclisti e motociclisti.

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT, 2021

A 30 km/h diminuisce di circa 8 volte la probabilità di incidente mortale per pedoni e ciclisti.

Se una persona a piedi, in bicicletta o in moto viene investita da un’auto a 30 km/h, il rischio di morire è del 10%: equivale a una caduta dal primo piano.
Al contrario se viene investita da un’auto a 50 km/h e oltre, il rischio di morire è superiore al 80%: equivale a precipitare dal terzo piano.
La Città 30, dunque, riduce sia il numero di incidenti, perché si frena in tempo, sia la gravità degli incidenti: l’impatto è meno forte e perciò meno grave.

Fonte: OMS, FIA (Federazione Internazionale Auto) e World Bank: "Speed management - A ROAD SAFETY MANUAL

illustrazione impatto minore

E se un bambino o un anziano attraversa la strada all’improvviso?

A 30 km/h sarà possibile evitarlo perché la distanza di arresto (reazione più frenata) sull’asciutto è di 13 metri.

A 50 km/h sarà molto difficile evitarlo, perché l’arresto avverrà a distanza più che doppia (28 m).

La Città 30, dunque, non solo riduce la gravità degli incidenti perché in caso di impatto le lesioni sono meno severe, ma previene ed evita che avvengano alcuni incidenti perché si fa in tempo a frenare.

Fonte: Speed and crash risks, IT sF-OECD, 2018

illustrazione tempi di frenata

A 30 km/h hai una visuale più ampia e sicura.

Quante volte sui giornali leggiamo “non l’ho visto” o “è sbucato all’improvviso” dopo un investimento stradale? In realtà non è fatalità: è velocità.
Quando viaggi alla velocità di 30 km/h, infatti, la tua visuale laterale raddoppia rispetto a 50 km/h. Riuscirai così a vedere un ostacolo improvviso, come ad esempio un bambino, in tempo per evitare l’impatto.

Fonte: Speed and crash risks, ITF-OECD, 2018

illustrazione confronto visibilità

Meno inquinamento e consumi energetici

Andando “più piano” (con una velocità di punta inferiore) si inquina di più?
Non in città. La guida nelle strade urbane è fatta di accelerate e decelerate continue. Anche volendo viaggiare a 50 all’ora, i semafori ravvicinati e le tante altre variabili del traffico cittadino non permettono di mantenere a lungo la stessa velocità.

È proprio questo stile di guida, detto “stop and go”, a essere dannoso e pericoloso: comporta più consumi di carburante, produce più emissioni inquinanti e climalteranti, non ti fa arrivare prima e aumenta il rischio di incidente.

Le polveri sottili tra l’altro vengono prodotte anche dall’usura degli pneumatici e dei freni, soprattutto in fase di frenata.

Viceversa, andando a 30 all’ora in città, grazie a una velocità più costante al posto di accelerate e frenate continue, si consuma e inquina di meno.

Inoltre, aumentando gli spostamenti a piedi, in bici e coi mezzi pubblici grazie alla maggiore sicurezza sulle strade cittadine, lo smog diminuisce anche per effetto della riduzione dell’uso dei mezzi privati.

Queste affermazioni non sono più solo teoria: uno studio del Politecnico di Atene pubblicato a maggio 2024, infatti, ha analizzato i risultati reali di oltre quaranta città europee diventate città 30 evidenziando un calo medio di emissioni di NOx (ossidi di azoto) del 18%.

Sempre secondo uno studio empirico di Jesùs Casanova, ricercatore dell’Università Politecnica di Madrid, andando a 30 chilometri orari in città anche le emissioni di CO2 risultano sensibilmente ridotte: nelle zone con il limite a 50 chilometri orari, il picco di emissione dell’automobile utilizzata per i test è stato di 2,2 grammi al secondo. La stessa automobile, in una zona dove il limite era di 30 chilometri orari, ha registrato un picco di emissione inferiore a un grammo di CO2 al secondo.

Diversi studi accettati in letteratura affermano che guidare a velocità più elevate è più efficiente dal punto di vista delle emissioni e dei consumi di carburante. I risultati, tuttavia, si basano sulla simulazione di viaggi a velocità costanti, caratteristici di autostrade o strade extraurbane, non certo di quelle urbane. In questi studi non sono invece considerati gli “stop-and-go”, dovuti agli ostacoli e motivi di rallentamento tipici del traffico in città (incroci, semafori, strisce pedonali, auto che svolta o che esce da un parcheggio, etc.): di conseguenza, non è valutato il significativo impatto ambientale delle continue accelerazioni e decelerazioni.

Da questo punto di vista, un approccio innovativo allo studio delle emissioni urbane è stato sviluppato nel 2023 nel Regno Unito, utilizzando un modello di simulazione avanzato, basato su dati di guida e condizioni di traffico reali raccolti nelle strade di Londra. Il centro di ricerca Future Transport Research ha analizzato l'impatto dei limiti di velocità e dello stile di guida in condizioni di traffico urbano sulle emissioni di CO2 (anidride carbonica, con impatto negativo sul riscaldamento globale) e NOx (ossidi di azoto, dannosi per le vie respiratorie), calcolando come la riduzione del limite di velocità da 30 mph (l’equivalente dei nostri 50 km/h) a 20 mph (30 km/h) porti a una notevole diminuzione delle emissioni: fino al 37,8% per la CO2 e fino al 78,8% per gli ossidi di azoto (NOx). Lo studio inoltre dimostra come uno stile di guida “aggressivo” aumenti il consumo di carburante dell'8,5%.

Anche i dati reali di test su strada confermano che a 30 km/h aumenta la sicurezza stradale e in più si riducono anche i consumi, facendo bene sia all'ambiente che al nostro portafoglio quando ci muoviamo in macchina. Secondo una prova pratica condotta dai collaudatori della rivista automobilistica “alVolante”, infatti:

  • I consumi di carburante nel ciclo reale del traffico urbano non solo non aumentano, ma anzi a 30 km/h sono inferiori tra il 3% e l'8% rispetto alla guida stop-and-go a 50 km/h, contribuendo anche a ridurre le emissioni inquinanti;
  • Lo spazio effettivo di frenata a 30 km/h è inferiore di ben due terzi a quello necessario per fermarsi quando si viaggia invece a 50 km/h (aggiungendo anche il tempo di reazione, si arriva a un po’ meno della metà).

Lo stesso studio sulle quarante città europee diventate città 30 lo conferma: il consumo di carburante è diminuito in media del 7%.

Fonti: Jesùs Casanova, Environmental assessment of low speed policies for motor vehicle mobility in city centres, Global Nest Journal, 2012; rivista alVolante, “Zone a 30 km/h: è davvero utile andare più piano?”, Future Trasport Research, Urban transport modelling – An investigation into the effects of urban traffic, speed limits and driving style on travel times, fuel efficiency and CO2 and NOx emissions, 2023 | Yannis, G.; Michelaraki, E. Review of City-Wide 30 km/h Speed Limit Benefits in Europe. Sustainability 2024, 16, 4382.

illustrazione meno inquinamento

Più mobilità attiva

Con la velocità ridotta a 30 km/h, è più piacevole e sicuro spostarsi a piedi e in bicicletta in città: diminuiscono i pericoli sulla strada, il caos e il rumore del traffico, che oggi sono i principali ostacoli per chi vorrebbe muoversi in modo differente ma ha paura.

Con strade più tranquille e più spazio da dedicare a nuove infrastrutture per la cosiddetta mobilità attiva, diventa più naturale spostarsi a piedi e in bici, anziché in auto o in moto, per i tragitti fino a 5 km e 15 minuti, che sono la maggior parte dentro una città come Bologna.

In ogni caso, viaggiare a 30 chilometri orari non impedisce di continuare a usare l’auto o la moto, ma, evitando i picchi di velocità, rende le strade più sicure tutelando soprattutto chi è più esposto al pericolo, come i pedoni (che in fondo siamo tutti noi quando non stiamo usando un mezzo di trasporto), i ciclisti, i bambini, le persone anziane e con disabilità.

Moderando la velocità a 30 chilometri orari, si riduce lo spazio necessario per la circolazione dei veicoli sulla carreggiata stradale e diventa possibile recuperare spazio per allargare i marciapiedi, creare ciclabili, aumentare gli spazi verdi anche per l’adattamento al clima.

In tutte le Città 30 europee la riduzione della velocità a 30 km/h si è rivelata un incentivo naturale a camminare di più e usare la bicicletta. I risultati? Evidenti benefici per la salute, per l’ambiente e un traffico più fluido per tutti, perché ogni persona a piedi o in bicicletta è un’auto in meno in circolazione.

illustrazione più mobilità attiva

Traffico più fluido e meno stress

La Città 30 è una misura che favorisce tutte le persone, anche ciascuno di noi quando usa l’auto o la moto.

Abbassare il limite di velocità in città non aumenta il traffico, anzi lo rende più fluido per due motivi.

Il traffico scorre meglio se procede a velocità più costante e uniforme, come in città accade se si procede a 30 km/h. Invece gli stop-and-go, tipici dello stile di guida a 50 km/h, favoriscono il formarsi di code, a causa delle improvvise accelerate seguite da altrettanto bruschi rallentamenti.

Inoltre, grazie a strade più sicure, diminuiscono le auto in circolazione e quindi la congestione, perché più persone sono incentivate a spostarsi con mezzi alternativi, più leggeri e meno ingombranti. Ogni persona in più a piedi o in bicicletta è un’auto in meno e strade più libere per chi ha necessità di muoversi in auto o moto, o chi guida veicoli a motore per lavoro, come corrieri, artigiani, autisti del bus, tassisti.

Queste affermazioni non sono più solo teoriche: uno studio pubblicato dal Politecnico di Atene e realizzato sui dati reali di quaranta città europee diventate città 30, infatti, ha registrato, in media, un calo del traffico del 2%.

Una velocità più co­stante garantisce non solo una circolazione più fluida ma anche una rilevante combinazione di benefici: meno inquinamento, meno stress e più attenzione sulla strada.

illustrazione meno traffico

L'infografica qui sotto mostra la capacità della strada. Considerando che a 30 km/h serve meno della metà dello spazio di frenata rispetto a 50 km/h, nel primo flusso ci stanno più auto perché la distanza di sicurezza può essere ridotta. Nel secondo flusso, a 50 km/h, ci sono meno auto e sono distanziate di più l'una dall'altra per essere sicure.

illustrazione degli spazi tra le automobili a velocità di 30 e 50 km/h

La capacità della strada aumenta (e il traffico si riduce!) usando mezzi di trasporto meno ingombranti come camminare, usare i mezzi pubblici o la bicicletta anziché l'automobile privata. L'infografica sotto mostra proprio i metri quadri di spazio pubblico per persona necessario a seconda della modalità di trasporto e della condizione di movimento o di sosta.

Fonte: ATA - Associazione Traffico e Ambiente, sezione della Svizzera Italiana | Yannis, G.; Michelaraki, E. Review of City-Wide 30 km/h Speed Limit Benefits in Europe. Sustainability 2024, 16, 4382.

infografica relativa alla differenza di spazio occupato da automobili, biciclette, bus e pedoni

Ci metti lo stesso tempo

Sembra impossibile, invece è proprio così: non ci sono significative variazioni dei tempi medi di percorrenza in auto da 50 a 30 all’ora.

Per le dinamiche tipiche del traffico urbano, con il limite massimo di velocità a 30 km/h nei tragitti brevi le perdite di tempo negli spostamenti motorizzati sono nulle e nei tragitti di media distanza sono minime, nell'ordine di pochi secondi o minuti.

Com’è possibile? In realtà attualmente la velocità media in città è già inferiore ai 30 km/h, anche di molto negli orari di punta del traffico.
Questo conferma che lo stile di guida tipico dei 50 km/h, fatto di grandi accelerate e continue frenate, crea pericolo, inquinamento e rumore, ma senza far guadagnare veramente tempo. D’altra parte, è nell’esperienza di ciascuno di noi: quante volte siamo stati sorpassati da un’altra macchina a tutta velocità su una strada urbana, per poi ritrovarci di nuovo accodati insieme poche decine di metri dopo?

A 30 km/h, invece, si circola a velocità più costante, mettendoci lo stesso tempo o quasi. Un’approfondita analisi costi-benefici del piano Bologna Città 30, ha dimostrato, applicando i 30 km/h ai dati reali delle velocità e del traffico della città prima del provvedimento, che la perdita di tempo equivale in media a 12” per spostamento per persona.

Tempi di percorrenza degli spostamenti interni a Bologna:

Avrai modo di provare e apprezzare anche tu uno stile di guida più tranquillo, senza accelerate e frenate brusche, che rende i tuoi tragitti più scorrevoli.

In altre parole, a 30 km/h arriviamo praticamente alla stessa ora ma senza stress.

Fonte: DataMobility powered by GO-MOBILITY

illustrazione ci metti lo stesso tempo

Meno rumore 

Sapevi che il rumore del traffico motorizzato è la principale causa di inquinamento acustico in città?

Il rumore nelle nostre strade non è da sottovalutare perché può danneggiare la salute e influire sulla qualità complessiva della vita delle persone, creando un ambiente stressante, poco piacevole e poco salutare. Città 30 è una misura importante per ridurre l’inquinamento acustico e per proteggere la salute e il benessere di tutte le persone.

Un’esposizione prolungata al rumore, infatti, può causare stress, ansia, depressione, disturbi del sonno, irritabilità, difficoltà di concentrazione e aumento del rischio di incidenti stradali.
Può avere inoltre effetti dannosi sullo sviluppo dei bambini andando a interferire con l’apprendimento e la memoria.

Ridurre la velocità delle auto di 20 km/h consente di dimezzare il rumore (circa -3 decibel) in prossimità delle corsie di marcia. E dare così più spazio ad altri suoni della città, come ad esempio il canto degli uccellini.

La Commissione europea di recente ha chiesto di accelerare e rafforzare gli sforzi per abbattere il rumore del trasporto su strada, con una combinazione di misure che comprenda “significative riduzioni del traffico stradale nelle città (... e) limiti di velocità su strada inferiori, dove sono presenti altri benefici collaterali come la sicurezza stradale”: ecco la Città 30.

"Ok, ma funziona davvero?" Sì: uno studio del Politecnico di Atene pubblicato a maggio del 2024 ha analizzati i dati reali di quaranta città europee diventate città 30 registrando una diminuzione media del rumore di ben 2,5 decibel.

Fonte: "Relazione della Commissione europea sull’implementazione della direttiva sul rumore ambientale" del 20 marzo 2023 | Yannis, G.; Michelaraki, E. Review of City-Wide 30 km/h Speed Limit Benefits in Europe. Sustainability 2024, 16, 4382.

illustrazione meno rumore

Più spazio per tutti

La Città 30 è una città più a misura di persona, che favorisce una maggiore equità e democrazia nell'accesso e nell'uso dello spazio pubblico. Che per definizione è lo spazio di tutte e tutti.

La strada, secondo il codice, è o meglio sarebbe “l’area ad uso pubblico destinata a pedoni, veicoli e animali”. Da decenni è diventata invece quasi solo un luogo di scorrimento e parcheggio di veicoli a motore. Grazie alla Città 30, le strade e le piazze torneranno progressivamente a essere un luogo plurale, di incontro, socialità, gioco, commercio, cultura, attività motoria, sport, oltre che ovviamente di mobilità delle cose e delle persone, ma tutte.

Per questo vogliamo che gli spazi pubblici siano accessibili e godibili anche dalle persone con mobilità ridotta come bambine e bambini, persone anziane, persone con disabilità visiva o motoria, papà e mamme con passeggino. Per questo vogliamo che le strade possano essere percorse in sicurezza anche dagli utenti della strada non motorizzati, come ciclisti e pedoni.

Serve ridurre la velocità dei veicoli per promuovere un uso condiviso, in sicurezza, delle strade da parte di tutte le persone.

Ridisegnando lo spazio pubblico renderemo la città più inclusiva e democratica con spazi nuovi per camminare, per andare a scuola, per guardare le vetrine, trovando anche sedute per riposarsi, piazze pedonali per socializzare e l’ombra di nuovi alberi e piante.

Tanti benefici raggiungibili riducendo di poco la velocità dei veicoli.

illustrazione più spazio per tutti

Più economia locale

La Città 30 crea un ambiente favorevole alle attività commerciali locali e di prossimità. La città diventa più viva e attraente perché chiunque si può sentire più sicuro e a proprio agio durante gli spostamenti a piedi.

Moderare la velocità e migliorare la qualità dello spazio pubblico, con marciapiedi più larghi, sedute e verde, può rendere le strade più sicure, tranquille e piacevoli, incoraggiando prima di tutto gli abitanti a passeggiare, incontrarsi e trascorrere più tempo all'aperto, frequentare maggiormente i negozi e le attività del proprio quartiere. Anche i visitatori della città e i cittadini che si spostano in bicicletta o in scooter sono più propensi a fermarsi per fare acquisti, cenare o visitare attrazioni turistiche.

Uno studio del 2022 condotto dal Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha analizzato l'impatto delle strade a velocità ridotta a Parigi, utilizzando dati dai social media (X) come proxy dell'attività umana nelle strade. I risultati mostrano che le strade a 30km/h o inferiori aumentano del 44% l'attività umana, rendendo le strade più attraenti per le persone e favorendo il mix sociale.

Un maggiore afflusso di pedoni, quindi, può portare a un aumento delle opportunità di vendita per i negozi e le attività locali, favorendo una maggiore vitalità economica diffusa in tutta la città e non solo in centro.

 

Fonte: Salazar-Miranda, A., Heine, C., Duarte, F., Schechtner, K., Ratti, C. (2022) Measuring the impact of slow zones on street life using social media. Cities, 131.

illustrazione più economia locale
    I vantaggi