Ma cosa dicono i dati reali sulla sicurezza stradale da quando Bologna è diventata Città 30?
A metà gennaio del 2025 il Comune di Bologna ha rilasciato il bilancio dei risultati del 1° anno di attuazione di Bologna Città 30. Complessivamente, è stato riscontrato il dimezzamento delle persone decedute (0 pedoni uccisi per la prima volta), il calo di incidenti e persone ferite, la forte diminuzione degli interventi del 118 in “codice rosso”, il traffico e l’inquinamento in flessione, il boom degli spostamenti urbani in treno, bike e car sharing, l’aumento delle biciclette in circolazione e un consolidamento del trasporto pubblico su gomma.
Per quel che riguarda – in particolare – i dati sugli incidenti stradali, rilevati dalla Polizia locale sulle strade del territorio comunale di Bologna (escluse Autostrade e Tangenziale) dal 15 gennaio 2024 al 12 gennaio 2025, confrontati con la media dello stesso periodo dei due anni precedenti (2022 e 2023), si registrano in particolare:
- -48,72% persone decedute (di cui nessun pedone)
- -11,08% persone ferite
- -13,10% incidenti totali
- -9,78% incidenti con feriti
- -20,71% incidenti senza feriti
Il calo generalizzato di incidenti e persone ferite, il dimezzamento delle persone decedute e l’azzeramento dei pedoni uccisi segnano una netta inversione di tendenza rispetto al passato sulla sicurezza stradale in città, confermano in concreto che velocità più basse sono decisive per ridurre la probabilità e la gravità degli incidenti, e sostanziano quel “Vai piano, salva una vita” al centro della campagna di comunicazione di Bologna Città 30.
L’andamento di Bologna ha ancora più valore perché in totale controtendenza con quello nazionale. Gli ultimi dati ufficiali ISTAT disponibili certificano infatti che, nel primo semestre 2024 rispetto a quello 2023, in Italia gli incidenti aumentano dello 0,9%, i feriti dello 0,5% e i morti del 7,9% (quest’ultimo dato si riferisce in particolare alle vittime su strade urbane).
Il numero di 10 decessi sulle strade della città in un anno – nella consapevolezza che è un risultato da preservare e che l’obiettivo resta la “Visione Zero” – conferma e rafforza il trend già registrato dopo i primi sei mesi di Città 30, arrivando a toccare il minimo nella serie storica dal 2013 a oggi negli anni “normali” (escluso cioè il periodo del Covid-19 dove c’erano forti restrizioni alla mobilità).
Il dato di 0 pedoni uccisi sulle strade cittadine, poi, è unico nelle statistiche ISTAT relative all’intera rete viaria nel Comune di Bologna dal 1991 (il dato più vecchio disponibile a livello cittadino). Pur nella necessaria cautela per la possibile variabilità statistica in questo campo, non era infatti mai successo nell’ultimo trentennio che nessuna persona perdesse la vita camminando o attraversando la strada a Bologna: in media all’anno erano 12 nel decennio 1994-2003, 7 nel 2004-2013, 6 nel 2014-2023.
In numeri assoluti, i valori percentuali riportati sopra significano:
- 371 incidenti in meno (2.457 nel 2024 rispetto ai 2.828 di media 2022-2023)
- 269 persone ferite in meno (2.159 rispetto a 2.428)
- una media di 9,5 persone decedute in meno (10, di cui nessun pedone, rispetto a 21 nel 2022 e 18 nel 2023 e dunque 19,5 di media aritmetica)
- 191 incidenti con feriti in meno (1.758 rispetto a 1.949)
- 176 incidenti senza feriti in meno (672 rispetto a 848)
- 4,5 persone in prognosi riservata in più (17 rispetto a 12,5 in media, ma storicamente l’andamento di questo dato è sempre stato molto variabile negli anni).
I pedoni coinvolti in incidenti sono calati del 16% (-60 in numeri assoluti, scendendo da 376 nella media 2022-2023 a 316 nel 2024).
I ciclisti coinvolti in incidenti sono aumentati del 5,9% (passando da 409 a 433, con una crescita di +24, dato spiegabile anche con il notevole aumento percentuale di flussi di bici registrato sulle strade monitorate in città, che hanno segnato un +10%, dato quasi doppio rispetto all’aumento dei ciclisti coinvolti in incidenti).
Meno incidenti gravi: dai dati forniti dal “118 – Centrale operativa Emilia Est” relativi al livello di criticità di assegnazione dell’intervento da parte della Centrale per il soccorso in incidenti stradali, nel confronto tra il periodo 16 gennaio-31 dicembre del 2024 e del 2023, si è registrato un forte calo, del -31%, degli incidenti più gravi classificati in “codice rosso” (imminente pericolo di vita), una riduzione (-4,1%) anche di quelli di media gravità in “codice giallo” (variazione di una o più funzioni vitali) e, all’opposto, un aumento dell’+8,3% degli incidenti più lievi in “codice verde”. I dati considerano gli eventi traumatici avvenuti in strada con almeno un veicolo coinvolto nel territorio comunale di Bologna, escluse autostrade e tangenziale.
Meno incidenti e feriti sulle radiali: un altro aspetto molto significativo è la riduzione degli incidenti e dei feriti sulle 14 principali strade radiali nei quartieri (vie Massarenti, Mazzini, Irnerio, Stalingrado, Murri, Toscana, Saragozza, Andrea Costa, Saffi, di Corticella, Zanardi, San Donato, Emilia Ponente ed Emilia Levante). Sulle radiali, infatti, il calo è più consistente rispetto al dato generale: -16,15% di incidenti (pari a -103),circa un quarto in più rispetto al -13,10%a livello cittadino, -19,38% di persone ferite (pari a -120), tre quarti in più rispetto al -11,08% a livello cittadino (nel confronto dei dati della Polizia Locale tra il periodo 15 gennaio 2024-12 gennaio 2025 e la media dei periodi corrispondenti degli anni 2022-2023).
Velocità violazione più ricorrente negli incidenti: per quanto riguarda le possibili cause dell’incidentalità, è interessante l’analisi delle violazioni a norme di comportamento del codice della strada accertate dalla Polizia locale in occasione di incidenti stradali nell’intero 2024: nettamente in cima alla classifica risulta la velocità eccessiva (40,3% ). Seguono: la mancata precedenza a veicoli a motore, biciclette e pedoni (19,9%), le manovre non corrette (11%), il mancato rispetto dei semafori e della segnaletica orizzontale e verticale (9,2%), la guida sotto effetto di alcol o droga (5,3%).
Il confronto è tra il 2024 e la media dei corrispondenti periodi del 2022 e 2023. Sono considerate due annualità per ampliare la quantità di dati analizzati e ridurre i possibili effetti della variabilità statistica in un periodo di tempo così limitato. In particolare, ad essere presi come riferimento pre-Città 30 sono gli ultimi due anni, evitando invece 2020 e 2021 che erano caratterizzati dall’emergenza Covid-19 e quindi con dati non paragonabili.